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I King: da sacro Oracolo a videogame...

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-“Il libro dei mutamenti”: tradotto da alcuni tra i più famosi esperti di cultura orientale al mondo, questo testo sembra essere il più antico libro mai giunto fino a noi. I King o I Ching, (chiariamo subito: può essere scritto sia con la “k” che con la “Ch”; in italiano si può pronunciare sia “ching che cing” ciò perché nei secoli le trascrizioni si sono susseguite a migliaia, eseguite da maestri di province diverse per dialetto e tradizione linguistica. Si pensi che l’uso dell’ I King era talmente considerato, che in caso di guerra, i sovrani dopo aver ottenuto le risposte richieste, falsificavano i testi rimanenti perché nessuno scoprisse le strategie adottate nelle secolari contese, arrivando infine ad uccidere maestro e discepoli per garantirne il silenzio). Questo è lo straordinario protagonista di una affascinante storia le cui origini si perdono oltre tremila anni or sono. Talmente arcana la sua origine, che nessuno può asserire con certezza da chi e quando siano stati scritti i misteriosi simboli custoditi nelle sue pagine. Di sicuro sappiamo che in oriente è stato, ed è ancora considerato un sacro oracolo, e come tale ascoltato e onorato. La tradizione vuole che il libro venga utilizzato sempre e solo dal suo custode; conservato su un ripiano posto all’altezza delle spalle di un uomo, separato da altri oggetti ed avvolto in un telo di seta bianca; telo che poi verrà steso sul piano utilizzato per la divinazione come filtro per le impurità. Come tutti gli ospiti d’onore nella tradizione cinese, durante la divinazione il libro viene posizionato rivolto verso Sud, e il divinatore gli starà di fronte, guardando a Nord.

Molto sinteticamente dirò che la cerimonia di consultazione originale è complessa e meticolosa; essa può variare a seconda del luogo, del momento e dell’esperienza personale del custode divinatore. Il metodo probabilmente originale, o comunque quello ritenuto più usato per procedere alla divinazione, è dato dalla manipolazione di numerosi steli di millefoglie ripetutamente passati da una mano all’altra secondo una precisa formula di calcolo, al termine della quale, il numero di steli rimasto nel palmo del divinatore, andrà a costituire una delle sei linee che comporranno l’esagramma finale di riferimento.

In occidente il metodo di divinazione più usato consiste nel lancio di tre monete o rune per sei volte consecutive. La somma dei valori attribuiti alle facce delle monete per ogni lancio, darà il risultato necessario ad ottenere una delle sei linee componenti l’esagramma. Ognuno dei sessantaquattro esagrammi ricavabili porta con sé una connotazione caratteriale propria ed una prospettiva comportamentale tipoca di quel carattere, utili a comprendere la risposta al quesito. Le domande per situazioni o persone diverse, poste per scritto prima della procedura, devono essere formulate solo dal divinatore in maniera tale da rendere il responso il più possibile esente da condizionamenti ed attinente al contesto. I risultati daranno l’indicazione migliore per affrontare il tema della domanda al momento esatto della consultazione. Per questo non è assolutamente corretto parlare di “previsione del futuro”. Nessuno può conoscere il futuro e tantomeno un oracolo che basa la sua stessa esistenza sulla continua mutazione universale.

Il libro fornisce quindi risposte molto articolate e sorprendentemente precise, che partendo dalla situazione presente, indicano il miglior modo di affrontare le evenienze per come si prospettano. In virtù della libertà di scelta riservata a tutti gli uomini quindi, non saranno mai poste domande che prevedano come risposta “si o no” perché l’oracolo, per sua stessa natura, non può interferire direttamente con le decisioni finali. Praticamente tutte le scienze e le filosofie orientali, ed in particolare quelle della Cina, traggono spunto da questo venerando testo: dal Feng Shui, con le sue innumerevoli scuole, alle arti marziali prima tra tutte il Kung Fu, fino alla radice profonda della filosofia Toaista. In occidente sono state tradotte diverse decine di testi dell’ I King provenienti da fonti diverse; tutte simili, ma nessuna eguale; in parte per quanto detto prima in proposito e un po’ per l’enorme difficoltà di traduzione dal cinese antico, ragione per cui anche i linguisti più esperti di cultura e filosofia cinese, hanno dovuto trascorrere parecchio tempo in oriente aiutati nel compito da esperti locali. Per mia modesta esperienza, la versione più adatta all’utilizzo moderno in chiave occidentale é quella tradotta dal tedesco Richard Wilheim riproposta nella versione italiana da Bruno Veneziani, per quanto, dovendo seguire gli insegnamenti, non siamo noi a scegliere il libro, ma viceversa, quindi, se volete intraprendere questa affascinante avventura, “sarete trovati” del miglior testo per voi. Una cosa però posso asserire senza incertezze: lasciate perdere i siti di divinazione “I King web” e le consulenze Feng Shui “On line”, e come ultimo consiglio diffidate di coloro che si definiscono “esperti” in queste cose: personalmente sono certo che in queste cose non esistano al mondo esperti per come li intendiamo noi.

Alessandro A. Pardini


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