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S.Valentino. Lei Lui: la Casa



-Non molto tempo fa, “la casa” era quella "di famiglia". Di proprietà od in affitto, spesso accadeva che fosse la stessa per molte generazioni. Le famiglie rimanevano fisicamente unite per molto tempo, per cui era normale che in casa ci fossero i nonni, poi i genitori, poi i figli con i nipoti, passandosi il testimone del tempo generazione dopo generazione orgogliosamente sempre sotto lo stesso tetto. Le cose (tutte) erano fatte per durare; non era la casa o l’arredamento che si adattava alla famiglia, ma viceversa: si faceva con quello che c’era senza troppi problemi. I cambiamenti però si sono susseguiti sempre più rapidamente (bene o male) ed al giorno d’oggi, lo stile di vita dei nostri nonni sembra lontanissimo. La società è decisamente più “libera” e la casa è diventata un luogo “di passaggio”. Si cambia lavoro, città, perfino nazione con molta facilità, ed anche le coppie si “scoppiano” molto più frequentemente sminuzzando ancor di più il tessuto sociale in “micro famiglie” o “famiglie allargate” (quando si uniscono più micro famiglie che però mantengono distinta la loro identità); il vecchio solido nucleo familiare, riferimento generazionale “esplode” disperdendosi così nel raggio di ormai centinaia di chilometri. Grazie (o no) al consumismo “usa e getta” che ci bombarda continuamente di novità, siamo diventati molto più esigenti sotto tutti i punti di vista: non basta avere qualcosa, ma deve essere anche “quella cosa” spesso più per moda che per vera convinzione. Si potrebbe disquisire a lungo su quale stile di vita alla fine sia migliore, ma indietro non si torna, e volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, diciamo che almeno oggi c’è molta più attenzione al benessere abitativo. In questa spiccata “singolarizzazione” (passatemi il termine) della società moderna, talvolta riesce persino difficile conciliare l’esigenza quotidiana di ciascuno con il costo da sostenere (budget), oppure mettere d’accordo persone che pur convivendo amorevolmente, hanno punti di vista e stili di vita decisamente diversi ancorché totalmente condivisibili. A questo proposito, è emblematica la richiesta di un amico di Milano che mi scrive al sito www.armoniadeiluoghi.com nella sezione Feng Shui: in pratica dopo infinite ricerche, lui è riuscito a trovare un bellissimo appartamento in centro a Milano che ha tutto quello che serve per essere “visto e preso”: palazzo ben ristrutturato, prezzo più che giusto, dimensioni ideali, dieci minuti a piedi dal lavoro, vicino al parco ed alla metro, luminoso, ascensore, basse spese condominiali… Perfetto! Lei invece, non lo vuole perché la pianta dell’appartamento è a “ELLE” (secondo il Feng Shui cosa non propizia), ed in definitiva, pur riconoscendone tutti i pregi, non si sente a suo agio in quella casa.

Che fare? Beh…La perfezione non è di questo mondo, ma volendocisi almeno avvicinare, la miglior cosa è farlo per gradi. Niente è “tutto bianco o tutto nero”: ricordiamocelo sempre mentre ringraziamo per le possibilità che ci vengono offerte oggi, nemeno sognate dai nostri nonni. Quando si divide la vita (non solo la casa) con qualcuno, è necessario mettere in gioco ben di più dei semplici punti di vista. L’amore dovrebbe servire da magico filtro, in modo che le rinunce non siano mai tali, perché compensate ampiamente e gratuitamente dalla gioia di far felice il proprio compagno/a; a patto che costui/ei sia altrettanto attento/a (ed innamorato/a) da capirlo ed apprezzarlo fino in fondo.


Auguri a tutti!

Alessandro


P.s. Se a qualcuno interessa, la domanda precisa e la risposta tecnica all’amico di Milano (che naturalmente ha acconsentito alla pubblicazione) potete leggerla alla pagina: “Le vostre domande” nella sezione BLOG del sito www.armoniadeiluoghi.com

Ciao!

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