La "Disciplina" fondamentale non dimenticare...
-Il Feng Shui può essere inteso in molti modi: filosofia, tradizione, cultura, stile di vita, ma senza dubbio si deve definire una "Disciplina". In oriente, ed in particolare in Cina e Giappone, è fortemente radicato il principio della disciplina. Per gli orientali questa parola non è mai sinonimo di coercizione, costrizione o prevaricazione di qualche genere; bensì requisito fondamentale per raggiungere traguardi. In effetti, qualsiasi risultato per essere conseguito correttamente passa attraverso un sentiero obbligato, fatto di regole e statuti studiati appositamente per consentire al neofita di raggiungere l'obiettivo in modo concreto e indelebile. Si capisce quindi che la conoscenza e l'applicazione del Feng Shui non fanno eccezione, passano anch'esse necessariamente attraverso l'attuazione di regole e precetti che non sono prescindibili. Deve essere ben chiaro a chi intende affinare la percezione del "C'hi" o "Energia universale" che serve applicazione, perseveranza e talvolta anche la rivisitazione di certi piccoli comportamenti quotidiani non "equilibrati" da un punto di vista energetico. In mancanza di questo intento, non sarà possibile riuscire a godere appieno di un progetto in chiave Feng Shui, o sarà addirittura inutile. Non a caso il "Kung Fu", arte marziale tra le più antiche e severe, trae spunto e ispirazione direttamente dalla natura, ed è per questo particolarmete vicina al Feng Shui, così come l' "I King" o Libro dei Mutamenti, viene largamente utilizzato appunto in queste due antichissime "discipline" per essere guidati nei non rari momenti duri dell'apprendimento. In occidente dobbiamo impegnarci a recuperare il vero significato della parola "disciplina", finito quasi sempre per essere inteso (non so' fino a che punto in modo involontario) come privazione di Libertà o di Diritto. Niente di più sbagliato...